L’evoluzione del metano per autotrazione, dagli anni ‘30 a oggi

Dagli anni ‘30 a oggi l’utilizzo del metano per autotrazione ha vissuto un’evoluzione senza pari; nel corso dei decenni una serie di mutamenti ha di volta in volta determinato uno scenario unico. A mutare è l’idea stessa alla base dell’impiego del gas naturale, fattore che negli anni ha portato alla nascita di una nuova classe di automobilisti e a delle soluzioni destinate a rivoluzionare il settore dei trasporti.
Dalle origini agli anni ‘80
L’uso del metano nel settore trasporti risale al 1930 circa. Durante gli anni ‘50 la rete contava più di 1.300 punti vendita che operavano dal Piemonte alla Sicilia. In seguito, con l’aumento dell’uso della benzina e poi del gas liquido il gas naturale ha subito una flessione al punto che, nel 1970, esistevano poco più di 100 punti vendita.
Le cose però erano destinate a cambiare nuovamente durante gli anni della crisi petrolifera (1973/74): spinto dall’austerity forzata dell’uso contingentato dei carburanti liquidi tradizionali, il metano è risultato la prima alternativa percorribile ed economicamente sostenibile per l’autotrazione.
Arriviamo così agli anni ‘80, periodo in cui il gas naturale acquisisce lo status di carburante (1989).
Nel 1981 furono utilizzati in Italia circa 300 milioni di m3 di gas naturale quale carburante per l’autotrazione. Circa 250.000 auto furono alimentate a CNG.
Il volume del gas naturale utilizzato per autotrazione era pari all’1,2% del volume globale delle vendite di gas naturale in Italia e il gas copriva circa l’1,2% del fabbisogno di carburante per autotrazione.
Nel 1982 le stazioni in Emila Romagna erano 57; a Venezia, nel Friuli e nel nord est 40; nelle Marche 39; in Lombardia 19; in Toscana 18; nella fascia adriatica del sud-est 12; in Umbria 9; in Piemonte 7; in Riviera 3; nell’area attorno a Roma 3; in Puglia 2 e a Napoli 1 per un totale di 228 stazioni.
Il numero di veicoli operanti in Italia era di circa 310.000 e consisteva principalmente in rimorchi leggeri, furgoni, auto di proprietà e altri veicoli leggeri per il trasporto. Quasi tutti i proprietari erano piccoli commercianti, taxisti, agenti di commercio, ambulanti e altri piccoli operatori.
Le persone che usavano il gas naturale come carburante utilizzavano il proprio veicolo come attrezzo di lavoro, motivati dal risparmio che ne derivava. Il loro numero ammontava a circa 300.000.
Il costo del metano al pubblico era di L. 480 il metro cubo.
Costo in confronto con altri carburanti:
Metano L./Km 43,00
Diesel L./Km 51,00
GPL L./Km 70,00
Benzina L./Km 96,00
In quegli anni le case automobilistiche non producevano veicoli a metano, ma questi erano il frutto di lavori di adattamento di veicoli esistenti, con installazione di serbatoi post vendita (aftermarket).
Presto però le cose sarebbero cambiate!
 Dagli anni ‘90 a oggi
A partire dagli anni ‘90 si è assistito a un progressivo aumento del numero di distributori stradali di CNG nel territorio italiano (263 impianti nel 1995) e al balzo dai veicoli aftermarket ai veicoli di fabbrica (ovvero già equipaggiati di serie con serbatoi per il metano – veicoli OEM) con lo sviluppo dei modelli dell’allora Fiat, oggi FCA.
Le prime politiche ambientali e la spinta all’utilizzo di mezzi alimentati a metano con politiche di sgravio fiscale e incentivazione alle trasformazioni hanno incrementato ulteriormente la diffusione del metano per autotrazione.
I numeri oggi parlano chiaro:

  • i veicoli a gas naturale circolanti in Italia sono oltre 1 milione, ossia il 2% circa del parco circolante.;
  • attualmente esistono ben 1263 punti vendita su tutto il territorio nazionale per la rete CNG, di cui 46 sui collegamenti autostradali. Tali numeri crescono continuamente!
  • la quantità di gas naturale erogato nel 2017 come carburante per autotrazione è poco più di 1 miliardo di metri cubi.
  • la produzione Italiana, principalmente operata da Eni, è di 5,57 mld di mc, mentre il gas importato è pari a 65,06 mld di mc.

 Lo senario del metano per autotrasporto negli ultimi anni ha visto mutamenti epocali: poter ammirare modelli di auto di alta gamma, finalmente motorizzati a metano, utilizzati non più solo per il risparmio legato a questo carburante ma perché il metano è ecologico (oltre che economico).
Oggi si parla di metanautisti, che amano guidare un mezzo che sia sostenibile, conveniente e performante.
Altri mutamenti sono in atto, basta pensare alla diffusione di cui è protagonista il metano liquido (LNG).
Una cosa è certa, se il presente è CNG e LNG, il futuro prossimo è il Biometano.
La “storia del metano” la si può leggere anche qui.
 

Categorie: News

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