Il MIMS porta a 4 anni l’intervallo di riqualificazione periodica delle bombole CNG4 sui veicoli M1 e N1.
Pubblicato in GU il DM 13 maggio 2022 sulle modalità di riqualificazione delle bombole R110 e sull’individuazione dei soggetti preposti alla riqualificazione per semplificarne l’esecuzione.
Sulla Gazzetta Ufficiale del 13 luglio 2022 è stato pubblicato il DM del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili (MiMS) 13 maggio 2022 inerente le “Modalità di riqualificazione delle bombole emanate in conformità con il regolamento n. 110 della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE R110) e l’individuazione dei soggetti preposti alla riqualificazione al fine di semplificare l’esecuzione della riqualificazione stessa.”
Il decreto è entrato in vigore il giorno dopo la sua pubblicazione in GU, ossia il 14/07/2022.
La necessità di semplificare l’attività di riqualificazione delle bombole destinate al contenimento di metano per la propulsione, installate sugli autoveicoli e approvate secondo il regolamento R110, è stata prevista dall’ art. 1 comma «c -bis» del decreto-legge n. 121/2021 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 156/2021), oltre che dall’art. 62-bis del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, (convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, di cui abbiamo parlato nella news del 30 ottobre 2020).
La più importante novità applicabile dalla data di entrata in vigore del decreto è l’allineamento a 4 anni – come avviene per tutti gli altri serbatoi R110 – della riqualificazione periodica delle bombole CNG4 installate sui veicoli di categoria M1 e N1, salvo diversa indicazione del costruttore, con le modalità in uso prima dell’entrata in vigore del DM 13 maggio 2022.
Il MiMS sta definendo i dettagli attuativi e applicativi, che pubblicheremo appena saranno disponibili.
Finalmente trova riscontro quanto richiesto da Federmetano al Ministero dei Trasporti a partire da giugno 2017 (ne avevamo parlato qui), istanza poi portata avanti e perseguita presso l’Autorità competente anche insieme a tutta la filiera del metano per autotrazione, e sollecitata anche per via parlamentare.
Nel DM 13 maggio 2022, all’Art. 3 “Norme Transitorie e finali”, viene inoltre specificato che la riqualificazione delle bombole con capacità non superiore a 150 lt, rispondenti alla direttiva n. 2010/35/UE (bombole TPED ovvero Trasportable Pressure Equipment Directive ) e delle bombole approvate con decreto del Ministero dei lavori pubblici del 12 settembre 1925 (bombole marchiate DGM: Direzione generale per la motorizzazione) installate sui carri bombolai (veicoli batteria) e/o casse mobili, è realizzata secondo quanto previsto dalla vigente normativa di riferimento.
Al medesimo articolo è disposto inoltre che, in occasione della prima riqualificazione utile dei serbatoi, vengano sostituite le valvole di rifornimento non conformi al tipo europeo NGV1. A partire dal 31 dicembre 2025 sarà comunque vietato l’uso di adattatori di carico del metano.
Per ciò che concerne le altre modifiche introdotte dal DM 13 maggio 2022 (prima riqualificazione visiva per CNG1, CNG2 e CNG3 e applicazione dei requisiti del personale tecnico abilitato ad eseguire ispezioni su impianti CNG) sarà necessario attendere il completamento del quadro legislativo.
Ricordiamo, infatti, che l’art. 62 -bis del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 di cui sopra, e in particolare il comma 2, dispone che «Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, sono disciplinate le modalità di esecuzione della legge 8 luglio 1950, n. 640, e della legge 7 giugno 1990, n. 145, come modificate ai sensi del presente articolo, al fine di semplificare gli adempimenti connessi allo svolgimento delle attività di cui al comma 1».
In sostanza l’art. 62 bis prevede che sia emanato un decreto interministeriale, a firma MIMS e MiTE, che semplifichi le procedure di riqualificazione delle bombole metano, eseguite ora da SFBM ma che saranno, in futuro, eseguite da Acquirente Unico, ente che sostituirà SFBM nell’operatività. Federmetano sta collaborando, insieme a tutta la filiera, con i Ministeri competenti affinché il percorso normativo sia portato a conclusione nel modo più efficiente possibile e a vantaggio del settore.
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