“È impossibile non evidenziare, ancora una volta, l’incredibile odissea del decreto interministeriale (oggi ex) nato nei primi mesi del 2021 con l’obiettivo di razionalizzare e snellire un sistema di revisione dei serbatoi metano che continua tuttora a operare secondo le stesse logiche e metodiche fissate nel 1950. Un decreto interministeriale che discende dall’Art. 62 bis, comma 2, del Decreto-Legge 16 luglio 2020 n. 76, come convertito con Legge 120/2020”.
Federmetano – riscontrando con soddisfazione le dichiarazioni di Marco Mele, Amministratore unico di Servizi Fondo Bombole Metano che alla testata Staffetta Quotidiana ha spiegato l’attività svolta in questi sei mesi da SFBM in sostituzione del precedente concessionario relativamente al metano per autotrazione – pur riconoscendo un oggettivo miglioramento nell’attività di gestione, dialogo e confronto con le varie anime del settore, sottolinea come nell’aprile 2021 furono dati 15 giorni di tempo per definire, assieme alle altre associazioni di categoria, un testo condiviso di quel decreto.
“Pienamente consapevoli dell’ importanza che questo intervento avrebbe avuto per il miglioramento dell’utilizzo dei veicoli a metano da parte dell’utenza – spiega il presidente Dante Natali – riuscimmo a fornire un testo accettato da tutte le componenti del settore, dalle officine alla distribuzione fino al settore industriale. A seguito di un incontro con i Ministeri competenti a luglio 2022, le Associazioni hanno poi fornito un nuovo documento condiviso con le osservazioni alla proposta di decreto interministeriale, allora reso disponibile dagli Uffici preposti”. E incalza: “Oggi, a più di due anni dal primo testo condiviso in cui è stata chiesta reiteratamente una celere adozione del provvedimento, ci arriva notizia che gli Uffici legislativi del Ministero di competenza hanno deciso una riscrittura dell’ex decreto interministeriale nella forma di un regolamento. La prospettiva – prosegue Natali – è che dopo avere aspettato e sollecitato invano e a lungo un documento di fondamentale importanza per l’ammodernamento del nostro settore, e aver dovuto affrontare prima l’emergenza Covid e poi l’emergenza prezzi internazionale (con valori e termini non paragonabili ad alcun altro carburante), dobbiamo attendere un ulteriore iter della possibile durata compresa tra un anno e un anno e mezzo, ma oggi il settore non può più attendere”.