Svecchiare il parco circolante riduce l’impatto ambientale. la soluzione è la neutralità tecnologica
È questa la conclusione alla quale è giunto il primo Tavolo tecnico dell’Osservatorio ACI “Muoversi con energia” dello scorso 18 aprile. Presente al confronto anche Federmetano.
Lo svecchiamento del parco circolante è la strada da percorrere per la riduzione dell’impatto ambientale, un obiettivo quest’ultimo raggiungibile attraversol’utilizzo di qualsiasi tecnologia disponibile, a prescindere dal tipo di alimentazione.
È quanto emerso dall’incontro tra i principali soggetti interessati al futuro della mobilità – Eni, Snam, Enel, Enea, IM-CNR, Confindustria Energia, Unione Petrolifera, Assopetroli, Assogasliquidi, Assogasmetano, Federmetano, Elettricità futura, Unrae, Anfia, FCA, General Motors, Nissan, FPT Industrial, Rse (Ricerca sistema energetico) e Rie (Ricerche industriali energetiche) – che hanno partecipato al Tavolo tecnico “Muoversi con energia”, promosso dalla Fondazione Caracciolo – ACI.
“Non c’è in assoluto un’unica soluzione al problema degli inquinanti (locali) e della qualità dell’aria (globale) – ha sottolineato Licia Balboni, Presidente di Federmetano – La soluzione sta nell’utilizzo di un mix di tecnologie seguendo il principio della neutralità tecnologica, senza preclusioni mentali ma attraverso l’analisi di opportunità tecniche e di sostenibilità economica per l’intera comunità”.
Dal confronto sono emersi dati che avvalorano tale posizione: per le motorizzazioni tradizionalile soluzioni tecnologiche che sono state adottate negli ultimi 4/5 anni hanno avuto il merito di soddisfare appieno le normative ambientali Euro 6d in RDE per il 2020, con notevoli margini di miglioramento per il post-2020, arrivando a un impatto ambientale trascurabile rispetto alle altre sorgenti emissive in area urbana, soprattutto se alimentate con combustibili alternativi.
Ci sono poi altri aspetti che, di fatto, porteranno la neutralità tecnologica a diventare una realtà: nei prossimi anni il mercato automobilistico offrirà una serie di soluzioni innovative molto ampia, dai motori tradizionali(anche alimentati a gas naturale) alle versioni ibride o tutto elettrico, per finire con propulsori a celle a combustibile(indipendentemente dalla velocità di diffusione delle infrastrutture). Tutti i motori, inoltre, subiranno ulteriori evoluzioni, a partire dal progressivo incremento delle prestazioni dei veicoli elettrici, che diventeranno competitivi anche da un punto di vista economico.
Durante la giornata un focus particolare è stato dedicato all’azzeramento delle emissioni di CO2 in atmosfera, obiettivo raggiungibile solo se si considerano tutti i fattori che determinano l’impatto ambientale di ciascun veicolo nel suo ciclo di vita: la costruzione, la produzione e distribuzione del vettore energetico, l’uso del veicolo stesso e la sua dismissione/riciclo. Gli studi disponibili evidenziano che non vi è una tecnologia prevalente sulle altre, bensì è la combinazione di tipologia di auto, modalità di impiego e la fonte energetica adoperata a rendere più adatta una tecnologia piuttosto che un’altra.
Allegati:
– Comunicato stampa Federmetano del 31-7-2018
– Staffetta Quotidiana: Mobilità, Federmetano su tavolo ACI, del 02-8-2018
Link:
– Aci.it: Nasce “Muoversi con Energia”, Osservatorio permanente sull’evoluzione energetica per l’autotrazione, del 23-3-2018