A Milano si discute di biometano: il futuro dell’ecosostenibilità

Il 14 maggio 2018 a Milano si è tenuto l’evento “Dagli scarti al biometano. Traiettorie concrete per un settore in espansione”. Presente anche Federmetano.

Un esempio concreto e virtuoso di economia circolare, un settore in espansione con enormi potenzialità ambientali, oltre che industriali, è questo quello che è emerso nel pomeriggio del 14 maggio a proposito del biometano.

L’evento, che si colloca all’interno delle manifestazioni patrocinate dall’iniziativa su scala europea Sustainable Energy Week 2018, ha visto la partecipazione di oltre 150 persone, tra operatori economici, amministratori pubblici e ricercatori, che hanno potuto assistere a interessanti dibattiti riguardanti la nuova frontiera dei trasporti ecosostenibili.

Presente alla tavola rotonda della manifestazione Stefano Franciosi, Vice Presidente di Federmetano.

Ai presenti sono stati illustrati numerosi progetti, riguardanti il territorio lombardo, di impianti di digestione anaerobica della FORSU incentrati sulla purificazione dal biogas a biometano.

Organizzato da LE2C – Lombardy Energy Cleantech Cluster (il Cluster tecnologico lombardo che aggrega imprese, centri di ricerca e università del settore ambiente, energia e tecnologie pulite) – con Regione Lombardia e RSE – Ricerca sul Sistema Energetico – il convegno è stata l’occasione per analizzare interessanti ipotesi di lavoro e importanti opportunità legate alla diffusione e all’utilizzo del biometano.

“L’evento di oggi, partendo dal concetto di economia circolare, ha consentito di approfondire con tutti gli stakeholder regionali un tema, quello del biometano, caratterizzato da molteplici possibili traiettorie in termini di origine, tecnologie coinvolte e modalità di suo utilizzo” ha commentato Luca Donelli, presidente del Cluster LE2C.

Un momento di incontro per approfondire i tre pilastri alla base dello sviluppo di questo settore, ovvero incentivi, norme autorizzative e tecnologia.

Luigi Mazzocchi, direttore di RSE e regista del tavolo tecnico regionale sul Biometano, ha mostrato i vantaggi derivanti da questa fonte energetica rinnovabile, “trasformare il biogas in biometano è un’operazione abbastanza semplice: l’intero potere calorifero del metano contenuto nel biogas viene sfruttato sostituendo 1.1 il gas naturale. Fondamentale il fatto che la rete gas in Italia sia molto sviluppata e, con modesti investimenti, si può prelevare e
trasportare il biometano ovunque e per tutti gli usi”.

Più incentivi e norme per la diffusione del biometano, su questo punto ha insistito Raffaele Cattaneo, Assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia: “La Lombardia è già la Regione che vanta il maggior numero di impianti a fonte rinnovabile, tuttavia servono incentivi e norme più efficaci per diffondere l’uso del biometano. Negli ultimi anni non abbiamo sempre riscontrato risultati di successo perché il sistema di incentivazione è stato limitato al solo settore dei trasporti, ma attraverso il Programma Energetico Ambientale Regionale (PEAR) la Lombardia si è data per le rinnovabili l’obiettivo
di produzione del 15,5%, mentre quello fissato dallo Stato italiano è di molto inferiore, pari all’11,3%. Il Programma prevede entro il 2020 per quanto riguarda l’energia prodotta da biometano un obiettivo medio pari all’8,4% sul totale dei consumi finali attribuibili alle sole fonti rinnovabili. Pertanto per la Lombardia è estremamente importante una politica di incentivazione e di regole che consenta e favorisca la conversione degli attuali impianti verso
impianti di produzione di biometano, questo anche per l’interconnessione tra le pianificazioni ambientali ed energetica di Regione Lombardia attraverso la riduzione degli effetti climalteranti in molteplici settori”.

Presenti all’evento anche ASSOGASMETANO, CIB, CIC, ENI, FIPER, GSE e SNAM.

La giornata si è conclusa con un intervento di Luciano Barra, del Ministero dello Sviluppo Economico.


Allegato:

Comunicato stampa LE2C, del 14-5-2018


 

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